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DAKAR 1996 – Husqvarna e Tiainen, esperimento quasi riuscito

Il monociclindrico del Gruppo Cagiva avrebbe voluto fare concorrenza alla KTM. L’esperimento è stato affidato ad un decano delle competizioni enduro, Kari Tiainen. L’esordio è stato felicissimo; terzo nella prova di accelerazione dispuatata a Granada e primo nella prima vera tappa della gara. Purtroppo una volta in Africa il monocilindrico Husqvarna è sparito dalla scena collezionando, sino alla quinta tappa dove poi si è ritirato per problemi al motore, solo piazzamenti.

L’Husqvarna portata in gara da Tiainen era preparata dal CH Racing Team. L’esperienza non è stata delle migliori. Kari si è ritirato alla quinta tappa.

ll quattro tempi preparato dal CH Racing Team è strettamente derivato dalla mo-to di Jacky Martens. Meno compresso rispetto alla moto da cross del mondiale, ha un cambio a cinque marce, un albero speciale equilibrato diversamente e monta una biella un po’ più lunga in modo da spingere meno e conseguente-mente sforzare in modo minore sui cuscinetti di banco.

Il pistone ha uno spinotto leggermente più rialzato, ma una corsa identica a quella della moto da cross. E’ stata montata la pompa dell’olio, assente sulla moto da cross e il carter ha subìto una modifica pressoché totale, proprio in funzione dell’alloggiamento della pompa. La frizione è a otto dischi. Il telaio è rinforzato nella zona del can-notto di sterzo.

ll forcellone Marzocchi è di serie con una differente taratura. Il serbatoio da 22 litri ha un telaietto portante. L’impianto elettrico è dotato di batteria, necessaria per solo il funzionamento del road book. Il motore ha una coppia ai bassi regimi particolarmente efficace e rispetto alla moto di serie consente di tenere marce più alte e per un periodo di tempo più molto ungo. La cilindrata è 650cc e sviluppa oltre 62 cv alla ruota. Il peso della monocilindrica è 148 kg.

Gilles DESHUELLES Dakar 1984

Gilles DESHEULLES sul “bisonte” 2T l’Husqvarna 500 WR nella Dakar 1984. Al contrario del suo compagno di team Bernard Rigoni che arrivò 28° al traguardo, Gilles si ritirò prima di arrivare a Dakar.

Team Stalaven Dakar 1990

Nel 1990 il Team Jean Stalaven decise di scegliere una strada alternativa per quel che riguarda la moto da presentarsi alla Dakar: si  puntò tutto sulla leggerezza piuttosto che sulla potenza.
La scelta cascò sul propulsore monocilindrico Husqvarna 510, portato a 570 cm3 ed addolcito nella curva di erogazione, mentre per quel che riguarda la ciclistica venne mantenuta quella di serie.

La scocca, disegnata da Michel Assis, era però rivoluzionaria per una moto «africana». Era infatti costituita da due parti saldate tra di loro in modo da irrigidire tutta la struttura mantenendola estremamente snella e filante, un’estetica insolita confrontandola con i mastodonti di quell’epoca. Risultato di tutta l’operazione, un motore con una sessantina di cavalli per 130 kg di peso a secco, e 185 kg a pieno carico: contro i 250 kg delle bicilindriche. Un rapporto peso/potenza decisamente interessante sulla carta. Purtroppo nessuno dei tre i piloti scelti per portarla in gara, Michel Merel, Laurent Charbonnel e l’assistenza veloce Luc Pagnon videro la fine della competizione.

Thierry Charbonnier Dakar 1982

Thierry CHARBONNIER su Husqvarna 250 2T 8° alla dakar 1982.

Alain Boissonnade Dakar 1982

Alain BOISSONNADE 9° alla Dakar 1982 su Husqvarna 250 2T

Daniel Chabanette Dakar 1982

Daniel Chabanette lanciato sulla sua Husqvarna WR 249 2T. Nell’edizione 1982 si classificò in un’ottima 6a posizione finale, prima 2T al traguardo!

Guy Bernard – Husqvarna 250

Tanica, sacco a pelo, cassetta degli attrezzi, lo spirito delle prime Dakar. Qui Guy Bernard su Husqvarna 250 2T in gara nell’edizione del 1982.

Foto Gigi Soldano

Husqvarna WR 500 1984

Non si sa molto di questa Husqvarna 500 2 tempi del 1984 che venne portata in gara da Bernard Rigoni #6 e da Gilles Desheulles #5, se non che la base era la WR da enduro con adattate le ovvie sovrastrutture per la competizione nel deserto. Degna di nota il colossale serbatoio della miscela di ben 70 litri!! Desheulles non arrivò a Dakar mentre Rigoni si classificò 28imo.