“Ciro” De Petri al debutto Dakar 1984

Completamente privato anche il debuttante Alessandro De Petri, anche se ottimamente assistito dal bravissimo Vismara che ha curato la sua KTM di Farioli.
Sesto al Rally dei Faraoni, De Petri aveva intrapreso la sua avventura con Torri, poi uscito di gara per una caduta che gli è costata la frattura del femore.

«Per parlare della Parigi-Dakar, per spiegare cos’è bisognerebbe scrivere un libro — dice De Petri (lo farà in seguito ndr) — è una corsa bellissima e dà molta soddisfazione, ma è anche una gara pericolosissima, costellata d’incidenti e che richiede una grande esperienza. Ciò che io ho imparato quest’anno è che si può anche correre una gara di attesa fidando negli inconvenienti degli altri».

Come si è comportata la tua KTM in gara?
«La moto è andata abbastanza bene; certo, lo stato attuale delle cose non è definitivo ma già se dovessi ritentare il prossimo anno saprei dove mettere le mani. Non sarebbe comunque in assoluto a livello delle BMW e forse anche delle Honda e delle Yamaha».