Yamaha FZT 750 1986

Nel 1985 Jean Claude Olivier, famoso pilota enduro nonché Presidente della Yamaha Motorsports Francia, decide di realizzare un prototipo per correre nel deserto, partendo dal motore 4 cilindri in linea utilizzato sulla FZ 750. Dopo aver risolto alcuni problemi di gioventù che causavano cedimenti strutturali del telaio nella zona dello sterzo, il progetto venne modificato e finalmente nel 1986 è pronta per il via della Parigi Dakar.
Utilizzando il motore Genesis la della versione stradale il prototipo denominato FZT aveva una potenza vicina 100 CV, ma con un notevole peso (circa 300 Kg) e una discutibile manovrabilità non garantiva di essere competitiva.
Ovviemente non soddisfatto dalle prestazioni della moto, Olivier chiede ai tecnici giapponesi di sviluppare un motore ancora più potente ma che avesse una range di utilizzo migliore per la guida nel deserto.
I tecnici giapponesi gli spedirono in Francia due motori 920 cc 4 cilindri, e la Sonauto preparò due moto chiamate YZE 920. Queste due moto furono portate in gara da Jean Claude Olivier e Serge Bacou nella Dakar del ’87.
Bacou si classificò settimo, JCO guadagnò la undicesima posizione – rallentato da alcuni guai fisici procuratosi qualche tempo prima della partenza, – riuscendo comunque ad arrivare terzo in una tappa.

*Il mostro del deserto* aveva un motore 4 cilindri, 5 valvole per cilindro, raffreddato a liquido, con una potenza di ben 85 cv.

La moto è equipaggiata di un serbatoio del carburante anteriore da 55 lt. e da 20 lt. posteriormente. All’anteriore lavora una forcella Kayaba da 43 mm con 300 mm di escursione. Il monoammortizzatore posteriore ha un’escursione di 300 mm. Il sistema di navigazione è Yamaha Corse con roadbook elettrico. Le gomme sono Michelin Desert.
La YZE 920 si tratta molto probabilmente di una delle moto più potenti che ha mai preso parte al Raid più impegnativo al mondo.