Henno Van BergeiJk a Dakar su una XT500

Quando si cerca di trovare l’avventura…nell’avventura la citazione è praticamente d’obbligo.
Era il 2006 quando un pilota olandese, HENNO VAN BERGEIJK, si mise in testa di partecipare alla Lisbona-Dakar (quell’anno si partiva dal portogallo) su una moto preparata interamente da solo.
E fin qui nulla di strano, se non fosse che la moto con cui decise di partecipare alla più dura competizione nel deserto era una vecchia Yamaha XT500!

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Ad occhio la moto si presentava molto simile alla versione che partecipò nei primi anni 80, salvo la forcella anteriore (di tipo a steli rovesciati) e il freno a disco anteriore…la sicurezza prima di tutto.
Per il resto, dal motore, ai doppi ammortizzatori (a gas) posteriori, ricalcano la configurazione base.
Ovviamente le velleità non erano quelle di raggiungere le vette di alta classifica, ma dimostrare la bontà del mezzo e la possibilità di raggiungere il traguardo con un mezzo, ai più considerato “obsoleto”.
Hanno raggiunse il traguardo…in ultima posizione, ma a distanza di anni, la sua impresa è rimasta nella memoria degli appassionati di avventura.

Dakar 2006, la prima volta di Marc Coma

93 motociclisti, 67 equipaggi auto e 33 camion hanno oltrepassato il traguardo della 28a Euromilhoes-Lisbona-Dakar. Lo spagnolo Marc Coma è stato incoronato vincitore per la prima volta.
In memoria dei due ragazzi deceduti al passaggio della Dakar in Guinea e Senegal, la speciale del Lago Rosa è stata annullata ed è stata quindi presa in considerazione la classifica dopo la tappa nr. 14 che da Tambacounda ha portato a Dakar.

Marc Coma si è assicurato la vittoria finale della categoria moto mantenendo fede alle aspettative dopo la partenza di Lisbona.

Lo spagnolo ha prevalso sul campione in carica Cyril Despres, continuando nella serie di successi della scuola iberica che aveva portato alla ribalta anche Jordi Arcarons e Nani Roma.
La competizione però non si è dipanata però come ci si aspettava, l’obiettivo di Despres di iniziare prudentemente per poi iniziare ad attaccare in Mauritania, ma il piano è stato stravolto da una caduta al km 273 della tappa Tan Tan – Zouerat. Il francese ha accusato la fuoriuscita  di una spalla ma coraggiosamente ha portato avanti la gara disputando anche alcune brillanti prove speciali come quella di Nouakchott, dove ha contribuito al successo del compagno di squadra David Casteu, o come quella di Kiffa, dove ha sottratto alcuni minuti preziosi a Coma, terminando con quattro speciali vinte nonostante alcuni smarrimenti di percorso.

Isidre Esteve poteva essere il successore di Despres e regalare il titolo al team KTM-Gauloises, ma dopo una caduta nella tappa Nouakchott – Kiffa si è dovuto ritirare per i danni fisici riportati. Coma è invece uscito indenne dagli oltre 9.000 km del percorso, assicurandosi il successo che ha dedicato al compagno di squadra scomparso Andy Caldecott.
Alain Duclos, nativo di Bamako, si è invece imposto nella classe Marathon grazie al 7° posto assoluto. In evidenza anche i piloti statunitensi Chris Blais, 4° assoluto, e Jonah Street, 17° al suo debutto dakariano.
La classe privati senza assistenza se la è aggiudicata il francese Patrice Carillon (29° assoluto), mentre quella femminile è andata a Patricia Watson-Miller, dopo che la campionessa in carica Ludivine Puy è uscita di scena a Tambacounda per un incidente.

Marc Coma: “Dedico la mia vittoria a Andy Caldecott. Non mi sembra ancora vero di aver vinto la Dakar, è davvero uno strano feeling. Ringrazio tutti quanti mi hanno aiutato, ad iniziare da Jordi Arcarons.”

Giovanni Sala: “Sabato è stato molto difficile, mi sono perso finché ho visto gli americani. poi ho preso molti rischi per mantenere la terza posizione. Sono contentissimo, nella prima parte di gara sono andato prudente, poi un pò alla volta ho aumentato il ritmo e mi sono avvicinato ai leader. Se a Lisbona mi avessero detto che sarei terminato nei primi cinque ci avrei fatto subito la firma, e invece sono finito sul podio. E’ davvero fantastico!”

Carlo de Gavardo: “La cosa più importante in questa gara è arrivare a Dakar, le parole non possono esprimere quello che si prova quando si arriva al Lago Rosa. Per me è il risultato di un lavoro durato un anno intero, in pochi possono capire quanto è duro poter arrivare nei primi cinque”.

Classifica finale moto:
1. Coma (Repsol KTM), 55:27:17 h
2. Despres (Gauloises KTM), 56:40:46 h, + 01:13:29 h
3. Sala (Repsol KTM), 53:50:25 h, + 02:29:48 h
4. Blais (Red Bull USAKTM), 58:03:35 h, + 02:36:18 h
5. De Gavardo (Repsol KTM), 58:50:04 h, + 03:22:47 h, Penalità: 01.00:00 h
6. Ullevalseter (KTM), 59:22:09 h, + 03:54:52 h
7. Duclos (KTM), 60:11:13 h, + 04:43:56 h
8. Casteu (Gauloises KTM), 61:43:38 h, + 06:16:21 h
9. Rodrigues (YAMAHA), 62:21:58 h, + 06:54:41 h, Penalità: 02:00:00 h
10. Vinters (KTM), 63:20:31 h, + 07:53:14 h
11. Gau (Gauloises KTM), 63:21:22 h, + 07:54:05 h
12. Knuiman (YAMAHA), 63:56:44 h, + 08:29:27 h
13. Fretigne (YAMAHA), 64:13:13 h, + 08:45:56 h
14. Czachor (YAMAHA), 64:14:11 h, +08:46:54 h
15. Algay (YAMAHA), 64:15:25 h, + 08:48:08 h r

http://www.motowinners.it/Dakar%202006/ultima%20tappa.htm

Cyril Despres – Dakar 2006

Cyril Despres 2° classificato alla Dakar 2006 su KTM 660